Prepararsi alla nascita del bébè
Dopo averlo atteso e preparato a lungo, è finalmente giunto il giorno della nascita. Passerà molto in fretta, ma anche molto lentamente proprio come la gravidanza stessa... Quel giorno, il vostro bébè dovrebbe poter essere il vostro unico pensiero. Organizzatevi in modo da non avere nulla da rimproverarvi in seguito pur tenendo presente che la perfezione non esiste... Potrete così limitare al massimo i rimpianti, e al tempo stesso accumulare più ricordi possibili di questo momento speciale. Essendo diversi fra noi, mezzi altrettanto diversificati ci sosterranno nel raggiungimento di questo scopo. Intese quindi quali semplici idee, ecco di seguito svariate possibilità.
Prima della nascita
Il tempo di cui disporrete con vostro figlio dopo la nascita sarà
breve, ma ora è vivo dentro di voi.
Custodite con cura questi momenti; ogni movimento del bébè
che percepite è prezioso. Se conoscete già il sesso del bambino,
dategli un nome: questo vi permette di parlare di lui come del bimbo che
effettivamente è.
Circondatevi di amici che rispettino la vostra scelta e vi sostengano.
Le settimane che vi attendono non saranno sempre facili, è quindi
importante avere qualcuno di cui potersi fidare, che cerchi di capirvi
(compito non lieve) e davanti a cui non dobbiate giustificarvi.
Contatte personale medico (medici, levatrici) che v'ispiri fiducia e
condivida la vostra scelta.
In quale contesto volete abbia luogo la nascita e la vita del vostro
bébè?
Ospedale, "casa del parto", parto ambulatoriale o nascita al proprio
domicilio sono opzioni ugualmente valide. Scegliete un luogo che vi
infonda sicurezza se sarete a vostro agio, lo sarà anche
il bébè.
Se non avete ancora deciso, visitate i posti che entrano in considerazione
e familiarizzatevi con essi. Spiegando la situazione, le levatrici saranno
senz'altro disponibili a mostrarvi le sale parto.
Discutete con il vostro medico / levatrice lo svolgimento del parto
(provocazione delle doglie; anestesia peridurale; episiotomia; ecc.),
senza tuttavia addentrarvi troppo nei dettagli: meglio fissare pochi
punti a cui voi e il personale possiate veramente attenervi, piuttosto
che perdersi in una ridda di particolari.
Il risultato di questo scambio potrebbe venir definito "programma della
nascita" mettetelo per iscritto e aggiungetelo alla vostra
documentazione medica. In questo modo, ogni operatore sarà al
corrente dei vostri desideri, anche nel caso in cui il vostro medico /
la vostra levatrice non potessero essere presenti. Questo "piano della
nascita" dovrebbe presentarsi chiaro e ordinato, in modo da poter essere
consultato facilmente anche nella concitazione.
Come immaginate la vita del vostro bébè? Che genere di
presa a carico desiderate da parte dei neonatologi (pediatri per neonati)?
Si tratta di vostro figlio, non del figlio dell'ospedale. Spetta a voi
decidere a quali misure far ricorso. A questo proposito, fissate un appuntamento
con il neonatologo del vostro ospedale. Potrete così trovare delle risposte
alle domande che vi ponete.
Discutendo con il neonatologo, vi renderete conto delle necessità e
delle possibilità e potrete di conseguenza scegliere con cognizione di
causa il percorso che vi si addice. Potrete ad esempio chiedere che al
bébè siano prodigate le cure di routine solo dopo averlo
accolto fra le vostre braccia, o optare per il "rooming-in" (il bambino
resta in camera con voi al posto di venir accudito nella nursery). Unite
i propositi concordati al piano della nascita.
Se desiderate trascorrere il puerperio all'ospedale, chiedete di
assegnarvi una camera privata, appartata dai pianti e dalla presenza di
altri bébè. In casi come questi, la maggior parte degli
ospedali accorda tali prestazioni senza fatturare costi aggiuntivi.
Se optate per il parto ambulatoriale, prendete contatto con una levatrice
indipendente, che si prenderà cura di voi al vostro domicilio nel
periodo seguente il parto.
Se avete altri figli, riflettete se volete che vedano il loro fratellino / la loro sorellina. Spiegate loro la situazione spesso i bambini sanno come regolarsi e conoscono i propri limiti. Accettate la loro decisione. Personalmente, fin dall'inizio abbiamo evitato di tenere i figli maggiori (di 6, 5 e 3 anni) all'oscuro di quel che stavamo vivendo. Per loro è stato molto importante poter vedere la sorellina. Vedendola e toccandola, Anouk è diventata parte della loro realtà. E non da ultimo hanno potuto essi stessi rendersi conto che non avrebbe davvero potuto sopravvivere.
Incaricate una persona di fiducia di accompagnare i bambini in sala parto a
nascita avvenuta, e di occuparsi di loro. Scegliete qualcuno che conosca a
fondo i vostri figli: si porranno certamente molte domande, forse avranno
bisogno di essere consolati. Come genitori, non potrete essere molto
disponibili per loro in questo momento.
Chi altro dovrebbe incontrare il vostro bébè, e/o essere
presente alla nascita?
Questa fu per noi una scelta difficile. Da un lato volevamo preservare la nostra intimità con Anouk; viverne ogni istante così come si sarebbe presentato, senza dover prender riguardo degli altri. D'altro canto c'erano i nostri genitori, che avrebbero tanto desiderato prendere in braccio la loro nipotina ancora viva. Avrei desiderato essere sola con Anouk, non doverla spartire con nessuno, ma ora sono riconoscente che altri l'abbiano conosciuta viva - che ci sia qualcuno a cui dire: "ti ricordi...?"
Abiti e lenzuola vengono messi a disposizione dall'ospedale, ma potete
portare in sala parto una copertina e dei vestitini particolarmente carini
per il bébè. I neonati anencefali sono spesso molto piccoli
(a termine tanti pesano solo circa 2 kg), quindi conviene acquistare abiti
per bébè prematuri. Possono anche essere ordinati via catalogo,
se recarvi in un negozio per bébè vi turba eccessivamente.
Tenete pronta una cuffietta che la levatrice possa mettere al bébè
prima di porlo fra le vostre braccia. All'inizio, coprire la malformazione vi
aiuterà a non concentrarvi solo su questa e a percepire il bambino nella
sua integrità.
Portate con voi diverse cuffiette, in modo da disporre anche di una della sua
misura. Prestate attenzione alla taglia: le teste dei bébè
anencefali sono spesso molto piccole.
Il vostro bambino sarà così avvolto nei tessuti che avete scelto
per lui e non in un drappo bianco da ospedale. Sarà questo l'abbigliamento
in cui lo ricorderete.
Preparate una lista con i numeri di telefono delle persone che desiderate
chiamare dopo la nascita.
In che misura predisporre casa vostra all'arrivo del bébè
è una questione difficile. La maggioranza dei bimbi anencefali
muore appena poco dopo la nascita, alcuni però vivono ancora per
alcuni giorni!
Spesso è possibile portare a casa il bébè anche dopo
la sua morte.
I ricordi... sono così importanti! Vale la pena di considerare in
anticipo i diversi mezzi di crearne.
Cliccate qui per consultare una lista di idee.
La vita con un bébè anencefalo
Non abbiate paura di porre tutte le domande che vi sorgono. Esprimete i
vostri desideri e i vostri sentimenti.
Concedetevi tempo.
Se il bambino è troppo debole per succhiare dal seno, potete
aspirare il latte con un tiralatte, e poi somministrarlo al bébè
con un "Habermann" (biberon speciale di Medela).
La morte e il funerale del bébè
Nessuno pensa volentieri alla morte. Ancora meno alla morte imminente del
proprio bambino. Si seppelliscono i propri nonni, che hanno una lunga vita
dietro sé, ma non il proprio neonato...
Vorrei tuttavia insistere sull'importanza di pensarci in anticipo. Dopo
la morte del bébè, non sarete probabilmente in grado di prendere
decisioni che saranno irreversibili, se doveste in seguito cambiare idea.
Preparare il funerale di vostro figlio non significa mancare di fede in Dio.
Tutti questi preparativi potranno essere dimenticati in un secondo, qualora Dio
operasse un miracolo e il vostro bambino nascesse sano. Ma occorre tempo ed
energia per organizzare una cerimonia funebre all'ultimo momento è
quindi preferibile occuparsene ora, prima di essere sommersi dagli eventi e
con più energie a cui attingere rispetto a dopo aver appena partorito.
A coloro che capiscono l'inglese, raccomando caldamente le pagine "carrying to term" della mamma di Emily Rose; Jane.
Ultimo aggiornamento di questa pagina: 27.02.2019